Biblioteca Personale

Biblioteca Personale

Un bibliofilo insaziabile

Fin dalla giovinezza Michele Sce incominciò ad accumulare libri e, alla fine della sua vita, la sua biblioteca era stimata consistere in circa 10.000 volumi, tutti conservati nella sua grande casa milanese con vista sulla Basilica di Sant’Eustorgio.
Il criterio di raccolta era assolutamente eclettico e rifletteva la vastità e varietà di interessi del suo possessore.
Accanto ai prevedibili testi di matematica, di storia e filosofia della scienza, vi erano libri di psicoanalisi, filosofia, antropologia, di viaggi, epistolari, oltre ad una vasta scelta di narrativa italiana e straniera, con una predilezione per quella mitteleuropea.
A differenza di altri intellettuali (ma a somiglianza di Umberto Eco), non faceva differenza tra letteratura “alta” e bassa”, purché tutta fosse di qualità. Di conseguenza la sua biblioteca comprendeva anche una vasta scelta di libri gialli, di fantascienza, e perfino di fumetti d’autore.
Della sua ricchissima biblioteca personale, tolta una parte conservata dalla famiglia, poco più di 3000 volumi sono stati donati come “Fondo Sce” alla Biblioteca Labronica “Domenico Guerrazzi”. Questi libri sono stati catalogati nel maggio 2000 e sono conservati presso la sede di Villa Fabbricotti a Livorno. All’inaugurazione del fondo a suo nome, Sce venne ricordato da Edoardo Vesentini.
Un’altra parte cospicua, comprendente testi scientifici, è stata donata alla Biblioteca dell’Università di Milano Bicocca, in quegli anni in via di costituzione, mentre alcune decine di libri sono stati acquisiti dalla Biblioteca del Dipartimento di Matematica dell’Università di Milano.

Le letture di Michele Sce (Franco Magri)