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Michele Sce (1929-1993) è stato un matematico italiano che ha operato, oltre che nella didattica e nella ricerca universitarie, anche nell’organizzazione della ricerca matematica, nella divulgazione e nella classificazione delle matematiche a fini bibliografici.

Nato a Tirano (SO) e cresciuto a Livorno, si è laureato a Pisa nel 1951, perfezionandosi alla Scuola Normale e all’Istituto Nazionale di Alta Matematica.

Vincitore (nel 1959) del Premio Bonavera, ha dato contributi scientifici rilevanti in Algebra, Analisi, Geometria, Probabilità e Teoria dell’Informazione ponendo, con alcuni suoi lavori, le basi anche di alcune recenti ricerche come quelle relative al teorema della mappa di   Fueter – Sce – Qian   o alle limitazioni sulla cardinalità di archi completi nei piani proiettivi finiti e loro generalizzazioni.

Ha insegnato nelle Università di Roma, Parma, Lecce, Torino e Milano.

Si è interessato del nascente calcolo automatico: attivo negli anni ’60 in Olivetti (prima nei Laboratori di Ricerca della Divisione Elettronica a Borgolombardo e Pregnana – ove ha partecipato a innovative ricerche – e poi a Ivrea, quale Direttore del Gruppo di Consulenza Matematica della Divisione Ricerca e Sviluppo), ha sempre dato sostegno alla diffusione nella ricerca, nella didattica e nelle biblioteche matematiche dell’utilizzo di minicalcolatori.

Alle biblioteche matematiche ha dedicato un forte impegno, avviando innovazioni nella loro gestione, e ha curato per conto del CNR la versione italiana della Classificazione Decimale Universale delle scienze matematiche. Si è dedicato anche alla divulgazione della matematica, sia collaborando con riviste del settore sia curando l’edizione di un ampio Dizionario della Matematica pubblicato nel 1989.

Ha ricoperto ruoli importanti nell’organizzazione della matematica, avendo svolto due mandati (1968- 1972 e 1972-1976) come componente del Comitato per la Matematica del CNR, ed avendo rivestito, dal 1971 al 1972, il ruolo di Commissario Straordinario dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo.

Uomo dai molti interessi e di vasta cultura, aveva una biblioteca personale di molte migliaia di volumi, non solo scientifici ma anche letterari, storici, filosofici e antropologici.

La sua capacità di collaborazione con diversi colleghi, la sua partecipazione a numerosi progetti di ricerca, la sua dedizione all’insegnamento, hanno lasciato in colleghi ed amici una traccia di stima ed affetto, testimoniata dalla Giornata Scientifica in suo onore che l’Università degli Studi di Milano ha organizzato l’11 ottobre 2018.